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MINI MARKS

 
 
 

Le Mini vengono suddivise e riconosciute in base ai principali cambiamenti che hanno avuto negli anni.

Dal 1959 al 2000 ci sono stati 7 "restyling", chiamati "Mark", la cui abbreviazione è "Mk". Si identificando quindi le prime Mini definendole "Mk1" e via via fino alle ultime definite "Mk7".

In questa sezione verranno descritte le principali differenze tra i vari restyling, in modo da rendere più agevole individuare e riconoscere i vari modelli, sicuramente per motivi di curiosità ma soprattutto per poter acquistare i ricambi corretti.

Queste differenze si riferiscono principalmente ai modelli inglesi. Le Mini Innocenti hanno una evoluzione leggermente diversa e spesso si trovano "a metà" tra un Mark e l'altro.

 
 
 
 

 

 
 
 
 
 

MK1

Le Mini Mk1 sono le prime Mini, vendute dal 1959 al 1967.

Esteticamente sono caratterizzate dalla griglia anteriore con forma più "arrotondata" con cofano privo di cromatura, fanalini posteriori piccoli senza luce di retromarcia, lunotto posteriore piccolo così come i finestrini posteriori.

Gli sportelli hanno le cerniere esterne e i vetri scorrevoli. Il baule posteriore prevede un portatarga basculante incernierato in alto, in modo da permettere la guida con baule aperto in caso di carichi ingombranti. La targa in questo modo risulta visibile anche a baule aperto. La luce targa è in basso rispetto alla targa.

All'interno non c'è la maniglia apriporta ma una cordicella al suo posto. La strumentazione è posta al centro della plancia con un unico strumento, al quale poi ne verranno aggiunti altri due più piccoli collocando l'intera strumentazione all'interno di una struttura ovale. La leva delle frecce è l'unica presente sul piantone di sterzo e ha una luce verde in cima che indica l'accensione delle frecce.

 
 
 
 
  Mk1 Il frontale Mk1 con la tipica griglia
  Mk1 Lunotto piccolo, luci posteriori e baule con targa basculante
  Mk1 La targa rimane visibile anche con il baule aperto
  Mk1 Sportello con cerniere esterne, vetri scorrevoli e apertura tramite cordicella
  Mk1 L'interno delle prime Mk1 con l'unico strumento centrale e la leva delle frecce con luce verde
  Mk1 Dettaglio dello strumento
 
 
 
 
 

MK2

Le Mini Mk2 vengono introdotte nell'ottobre del 1967.

La griglia anteriore diventa più squadrata e il cofano ha una cromatura che completa esteticamente la griglia stessa una volta chiuso. I van e i pickup invece mantengono l'anteriore Mk1. Il lunotto posteriore diventa più grande e rimarrà di questa misura fino a fine produzione. I finestrini posteriori sono invariati. I fanalini posteriori sono ora più squadrati ma continua a non essere prevista la luce di retromarcia.

Gli sportelli hanno ancora le cerniere esterne e i vetri scorrevoli. Il baule posteriore rimane invariato.

All'interno c'è la maniglia apriporta e sparisce la cordicella. La strumentazione è posta all'interno di una struttura ovale per tutte le versioni. La leva delle frecce è sempre l'unica presente sul piantone di sterzo ma adesso serve anche per il clacson e gli abbaglianti, sparisce la luce verde.

 
 
 
 
  Mk2 Il nuovo frontale Mk2
  Mk2 Lunotto più grande e luci posteriori di nuovo disegno
  Mk2 Dettaglio delle nuove luci posteriori senza retromarcia
  Mk2 Sportello con cerniere esterne, vetri scorrevoli ma apertura con la leva al posto della cordicella
 
 
 
 
 

MK3

Le Mini Mk3 arrivano a novembre del 1969.

La griglia anteriore non varia e rimarrà la stessa fino a fine produzione, così come il nuovo baule, senza targa basculante e con nuova luce targa posta superiormente alla targa stessa. I fanalini posteriori non cambiano ma i finestrini posteriori sono leggermente più grandi, forma che manterranno da qui in avanti. Il lamierato che ospita i tergicristalli è lo stesso sia per i modelli con guida a sinistra che per quelli con guida o destra, prevede quindi 2 tappi che chiudono i fori non utilizzati. Questo lamierato unico rimarrà fino a fine produzione.

Gli sportelli hanno adesso le cerniere interne  e i vetri discendenti. Van e pickup mantengono come al solito l'aspetto delle serie precedenti quindi cerniere esterne e vetri scorrevoli. Le Cooper S, che saranno le ultime Cooper inglesi fino agli anni '90, prevedono la carrozzeria monocolore di serie.

All'interno nessuna variazione degna di nota rispetto alle Mk2 tranne per i pannelli porta, diversi a causa dei nuovi sportelli.

 
 
 
 
  Mk3 Il nuovo baule delle Mk3 con luce targa in alto
  Mk3 La maniglia dello sportello con cerniere interne e vetri discendenti
  Mk3 Il nuovo pannello porta
  Mk3 Il lamierato con i tappi per chiudere i fori non utilizzati
 
 
 
 
 

MK4

Le Mini Mk4 vengono introdotte nel 1976.

Il telaio anteriore ora è fissato alla scocca tramite supporti di gomma e nella parte superiore ci sono due grandi bulloni, uno per lato, al posto dei quattro prigionieri più piccoli, due per lato, delle serie precedenti.

Dal 1977 in poi i fanalini posteriori hanno la luce di retromarcia incorporata.

All'interno arriva la doppia leva sul piantone, per frecce, clacson e fari. I pedali diventano di maggiori dimensioni.

Dal listino sparisce la versione Cooper, che tornerà di nuovo solo all'inizio degli anni '90.

 
 
 
 
  Mk4 Nuovi fanali posteriori Mk4, con luce di retromarcia
  Mk4 Pedali più grandi e doppia leva sul piantone
  Mk4 Il bullone che fissa superiormente il telaio anteriore
  Mk4 I due supporti inferiori in gomma del telaio anteriore
 
 
 
 
 

MK5

Le Mini Mk5 arrivano nel 1984.

Tutti i modelli hanno ora i freni a disco anteriori da 8,4" (fino ad ora l'impianto frenante anteriore a disco era riservato unicamente alle versioni Cooper). Vengono introdotti i parafanghi in plastica nera che rimarranno fino a fine produzione.
Tutti i modelli hanno ora cerchi da 12".

A causa dei dischi anteriori la carreggiata si allarga per cui viene allineata anche al posteriore con i tamburi allargati, che hanno cioè un distanziale incorporato di circa 2,5 cm.

All'interno gli strumenti sono raccolti in una struttura più squadrata.

 
 
 
 
  Mk5 Il motore 1275 cc a singolo carburatore della Cooper Mk5
  Mk5 Cerchio in lega da 12" per ospitare i freni a disco da 8,4"
  Mk5 I parafanghi di plastica nera
  Mk5 L'interno di una Cooper Mk5
 
 
 
 
 

MK6

Le Mini Mk6 arrivano nel 1990.

I supporti motore vengono spostati leggermente in avanti per via dei motori da 1.275 cc con il sistema di aspirazione più ingombrante. A listino ci sono sia i motori a carburatore che quelli con il nuovo sistema di iniezione Single Point (questi ultimi dal 1991). Non esistono più i motori 998 cc.

I modelli SPI (Single Point Injection) prevedono un lamierato diverso all'interno del parafango sinistro, per ospitare una nuova ventola elettrica dietro al radiatore azionata automaticamente. Il vecchio lamierato aveva una serie di feritoie verticali, il nuovo è completamente forato per garantire un maggior flusso d'aria.

Gli interni sono più rifiniti e comincia ad essere montato in fabbrica (optional) il cruscotto in radica. Dal 1992 viene introdotta l'apertura interna del cofano, fino ad allora apribile dall'esterno.

 
 
 
 
  Mk6 Il nuovo motore 1275 cc con iniezione Single Point
  Mk6 Cruscotto in radica
  Mk6 La nuova ventola elettrica supplementare con il relativo lamierato completamente forato
 
 
 
 
 

MK7

Le Mini Mk7 sono le ultime Mini prodotte e vengono introdotte nell'ottobre del 1996.

Ricevono una serie di modifiche con lo scopo di migliorare il comfort di guida, la sicurezza e le emissioni inquinanti.

Il radiatore viene spostato frontalmente e i rapporti al cambio sono più lunghi per garantire maggior comfort di guida alle alte velocità. Tutti i motori hanno 63 cv e non esiste più differenza di potenza o cilindrata tra modelli standard e modelli Cooper. L'iniettore è doppio (Twin Point) ma spesso viene indicato nei manuali ricambi come Multipoint (MPI). I fari anteriori hanno la regolazione elettrica dell'altezza.

Viene introdotto l'optional "Sports Pack" che prevede cerchi da 13", parafanghi larghi in plastica in tinta e scatola guida con minor raggio di sterzo, a causa del maggior ingombro dei cerchi. Gli ammortizzatori in questo caso sono i Koni rossi.

Viene introdotto un nuovo volante con airbag, cinture anteriori con pretensionatore e barre anti intrusione agli sportelli. Viene anche aumentata l'insonorizzazione in varie zone della carrozzeria. Vengono usati su tutti i modelli sedili più comodi che hanno la possibilità di reclinare lo schienale indipendentemente dalla seduta, già utilizzati sulle ultime Mk6. L'antenna della radio sparisce dal parafango e si posiziona sul tetto.

Gli interni sono ancora più rifiniti e il cruscotto in radica diventa di serie. Successivamente alcuni modelli monteranno un cruscotto in alluminio. Il devioluci cambia e il tergicristallo ha anche la singola battuta, mentre la ventola interna diventa a due velocità per la prima volta.

 
 
 
 
  Mk7 Una Mini Mk7 con optional Sports Pack
  Mk7 I nuovi cerchi da 13" e i parafanghi larghi in tinta delle versioni Sports Pack
  Mk7 Nuovo motore con iniezione Twin Point e radiatore frontale
  Mk7 Cruscotto in radica e airbag di serie sulle Mk7
  Mk7 Cruscotto in alluminio e interni grigi argento dei modelli "Last Edition"
 
 
 
 
 

FONTI:

 

Collecting Cars

 
 

Minimania

 
 

Minispares

 
 

Richard Williams Classic Minis

 
 

The Mini Forum

 
 
 

 

 
 
 
 

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